Ultima modifica: 23 Gennaio 2019

ORIENTAMENTO

Fare orientamento nella scuola del primo ciclo, e in particolare nella secondaria di I grado, corrisponde ad una delle sue finalità essenziali, cioè operare affinché l’individuo che esce dal percorso scolastico di base sia in grado di fare scelte consapevoli e mirate rispetto al livello successivo e all’ inserimento nel mondo del lavoro.
Il profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, elaborato nell’ambito delle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, atteggia una figura di studente che “…al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità… Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.”
Del resto è in questo periodo della vita dei ragazzi – quello della preadolescenza e della scuola secondaria di I grado – che la formazione scolastica può agire per valorizzare e promuovere le attitudini, così come per recuperare situazioni negative che condizionano la possibilità del successo personale; e può farlo a partire dall’approccio disciplinare che è proprio di questo segmento scolastico, adeguatamente inserito in un contesto più ampio e versatile in cui si intreccino i saperi e le esperienze derivanti da settori diversi della conoscenza.
In questo senso la funzione orientativa della scuola secondaria di I grado permea la continuità del processo didattico, nel momento in cui viene rafforzata in itinere la valenza orientativa di ciascuna disciplina, attraverso la scelta di vari e adeguati contenuti e strumenti di studio e di una pluralità di metodologie didattiche collocate in contesti di apprendimento significativi.
Tra la fine della classe seconda e durante il primo periodo della terza però, la dimensione orientativa della scuola media si fa più esplicita e finalizzata : in questo momento diventa necessario da una parte promuovere azioni di carattere interdisciplinare più aderenti a problemi concreti nei quali gli alunni possano trovare stimolo per esercitare un metodo critico che rafforzi la propria autoconsapevolezza, dall’altra fornire i dati
per una conoscenza appropriata dei percorsi di istruzione superiore e del contesto socio-economico di immediato riferimento, nonché di quello più ampio e globale verso cui lo studente voglia indirizzarsi, in una prospettiva aperta e contemporanea.
Tra i numerosi riferimenti normativi che vincolano la scuola secondaria di I grado ad espletare la sua funzione orientativa, si pongono le recenti Linee guida nazionali per l’orientamento permanente (Nota 22 prot.n.4232 del 19 febbraio 2014), in cui si declinano i settori del processo di orientamento che la scuola ha il compito di realizzare, per costruire specifiche competenze orientative: 

Didattica orientativa (o orientamento formativo): si realizza nell’insegnamento/apprendimento disciplinare, finalizzato all’acquisizione dei saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative e meta-cognitive, ovvero delle competenze orientative di base e propedeutiche – life skills– e delle competenze chiave di cittadinanza .Nel confronto con i saperi e le varie attività che incontra nella scuola l’allieva/o definisce meglio interessi, aspettative, prospettive per le proprie scelte.

– Attività di accompagnamento e consulenza orientativa, cioè di sostegno alla progettualità individuale, che si realizzano in esperienze non curricolari, aderenti ai bisogni dei singoli o dei gruppi: aiutano lo studente a utilizzare e valorizzare quanto appreso a scuola per costruire la propria esperienza di vita. In questo ambito la funzione del docente diventa di mediazione/facilitazione (dall’insegnamento al tutorato).

Guida all’orientamento  Provincia di Lucca

Guida all’orientamento  Provincia di Pistoia

 

La Formazione Professionale in Toscana